Introduzione
Da un punto di vista clinico la fragilità ungueale può essere distinta in due categorie:
- onicoressi, più comune nei soggetti anziani, l’unghia è assottigliata e presenta striature e fissurazioni longitudinali (parallele al dito);
- onicoschizia lamellina, più comune nelle donne, è caratterizzata da uno sfaldamento degli strati più superficiali che si osserva soprattutto livello del margine libero (il lato dell’unghia che tagliano) che assume un aspetto dentellato.

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Cause
La fragilità può essere
- apparentemente priva di cause (idiopatica)
- indotta da insulti esterni (ad esempio uso di solventi)
- espressione di malattie dermatologiche (della pelle)
- conseguenza di a malattie sistemiche (che coinvolgono l’intero organismo).
L’età è invece uno dei fattori di rischio più rilevanti (insieme a professioni che richiedano l’uso di sostanze chimiche), perché con gli anni le unghie diventano fisiologicamente meno idratate (oltre a crescere più lentamente).
Anche in gravidanza alcune donne osservano un temporaneo peggioramento della resistenza delle unghie.
Fattori esterni
In questi pazienti è possibile individuare uno o più fattori esterni in grado di aggredire il tessuto, come ad esempio:
- lavaggi frequenti (che paradossalmente favoriscono la disidratazione dell’unghia), soprattutto in acqua calda
- contatto prolungato/ripetuto con sostanze chimiche (solventi, detergenti, …)
- terapie con retinoidi
- eccessivo utilizzo di smalti e altri prodotti dermocosmetici
- chemioterapia.
Quando visibile su una sola unghia potrebbe essere conseguenza di un trauma.
Malattie dermatologiche
Tra le malattie della pelle che più spesso si manifestano attraverso la comparsa di unghie fragili e che si sfaldano è possibile annoverano:
- lichen planus
- psoriasi
- alopecia areata
- infezioni dell’unghia (molto caratteristica è ad esempio l’onicomicosi, che provoca sfaldamento della stessa).
Malattie sistemiche
Tra le malattie sistemiche in grado di manifestarsi anche attraverso lesioni più o meno evidenti alle unghie figurano ad esempio:
- arteriopatie con ridotta perfusione (malattie in cui si verifichi un ridotto afflusso di sangue alle dita, tra cui ad esempio anche il fenomeno di Raynaud)
- neuropatie periferiche che influiscano anche sulla circolazione
- anemia
- ipotiroidismo.
Va tuttavia notato che, potendo riscontrare lo sviluppo di unghie fragili anche in soggetti sani, è difficile capire quale effettivo impatto possano avere queste condizioni sul sintomo.
In questa categoria è possibile infine annoverare anche tutte le condizioni che possano favorire carenze di vario genere, ad esempio:
- malnutrizione in genere
- disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa e bulimia, per esempio).
Può infine essere sintomo di alcune forme tumorali, come il melanoma ungueale.
Rimedi efficaci
- Non mangiarti le unghie.
- Prima di andare a dormire applica una crema idratante (eventualmente anche più volte durante il giorno); è possibile sovrapporre uno strato di vasellina per favorirne la penetrazione (nail slugging).
- Usa guanti di gomma (meglio se su guanti di cotone) quando usi prodotti chimici (o anche solo per evitare frequenti e prolungati contatti con l’acqua, ad esempio lavando i piatti).
- Limita l’uso dello smalto e altri prodotti chimici di make-up sulle unghie (e soprattutto i prodotti usati per la rimozione).
- Evita di usare le unghie come strumenti per aprire lattine, grattare superfici dure e incrostate, …
- Tieni le unghie corte.
Esistono integratori utili?
Tradizionalmente si usa la biotina, ma le evidenze di efficacia sono limitate. È tuttavia considerata ragionevolmente sicura, per cui è possibile provarla con relativa tranquillità consapevoli della necessità di attendere qualche settimana per poter osservare i risultati sulla ricrescita dell’unghia (si ricordi solo che potrebbe alterare alcuni esami del sangue).
Cosa mangiare
Dal punto di vista delle unghie sono le proteine a fare la differenza (le unghie sono composte da cheratina, una proteina a sua volta), ma è improbabile che eccedere con questo nutriente possa apportare benefici; si raccomanda invece di puntare ad un’alimentazione sana, completa ed equilibrata che possa fornire anche e soprattutto le vitamine e i minerali utili all’intero organismo, privilegiando ad esempio il consumo di:
- frutta e verdura,
- cereali integrali,
- legumi.
La biotina in particolare si trova in:
- Alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e frattaglie (come il fegato)
- Semi e noci
- Alcune verdure e tuberi (come patate dolci, spinaci e broccoli).